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L’Hazard Analysis and Critical Control Points, meglio conosciuto con l’acronimo HACCP, è un protocollo volto alla tutela del consumatore finale, obbligatorio in Europa dal 2004 per tutte le aziende operanti all’interno del settore alimentare, sia che si occupino della produzione, della distribuzione o della somministrazione dei prodotti. In questo articolo andiamo ad approfondire cos’è l’HACCP nello specifico e perché è così importante.
Il protocollo HACCP, regolato in Italia dal decreto legislativo 193/07, è fondamentale per garantire l’igiene e la sicurezza di tutti i beni alimentari che vengono venduti e arrivano al consumatore finale. Garantisce infatti la salubrità degli alimenti, intervenendo sulla prevenzione dei rischi piuttosto che focalizzandosi sul prodotto finito, analizzando tutti i punti critici presenti dal momento della produzione.
La sigla HACCP in italiano può essere tradotta con “Analisi dei rischi e dei punti critici di controllo”, dove i punti critici di controllo sono tutte le fasi o le procedure del percorso produttivo che possono essere controllati e monitorati periodicamente al fine di eliminare i rischi inerenti alla salubrità dei prodotti alimentari.
Per ottenere questo risultato, ogni azienda deve munirsi di un piano di autocontrollo, che si compone di due documenti importantissimi: il manuale e le schede HACCP.
Per essere in regola con il protocollo HACCP, è quindi necessario elaborare un piano di autocontrollo, che si basa su questi sette principi:
Qualsiasi attività ristorativa (che sia un bar, un ristorante, una pizzeria, ecc.) o chiunque tratti alimenti volti alla vendita deve produrre un manuale di autocontrollo, che dovrà essere messo a disposizione degli organi competenti in fase di ispezione.
All’interno di questo manuale dovranno essere indicati:
Le schede, invece, sono degli strumenti di autocontrollo, da compilare per tenere monitorati i punti critici di controllo e da tenere in regola in vista di eventuali controlli sanitari.
Pressoché chiunque lavori nell'industria alimentare deve possedere il certificato HACCP, che si ottiene dopo aver frequentato un corso che dimostri che si possiedono delle competenze specifiche riguardo alla conservazione degli alimenti, all'igienizzazione di strutture o attrezzature e all'igiene alimentare.
Chi è esonerato, invece, dal corso HACCP? Nella praticità, solo quelle persone che, nel corso della loro formazione, hanno già studiato che cos'è l’HACCP e le sue regole e, quindi, nello specifico:
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